Consigliato per le classi II-III
 
 
La trama. Serena, la protagonista di questo romanzo, è una “bulla”; molto sicura di sé, dice di non aver paura di nessuno; ha un’amica che la spalleggia; può vantarsi di aver perseguitato anche dei maschi e di avere sempre “vinto”. Pensa, insomma, di poter fare ciò che vuole e che insegnanti, compagni, bidelli, anche i genitori siano degli sciocchi che si possono sempre “prendere per il naso”.
A un certo punto della sua “carriera” da bulla, inizia a scrivere un diario, per tenere il conto delle proprie bravate. Da principio, ciò che scrive serve soltanto a registrare quanto si senta forte, dura, capace di cavarsela in ogni situazione. Ma, poi, un po’ per volta, gli avvenimenti sembrano prenderle la mano: accadono fatti imprevisti, che lei non avrebbe mai creduto di poter condividere.
All’inizio, è stupita; poi, un poco irritata. Alla fine, incuriosita. Molte delle sue certezze non reggono più al suo nuovo modo di vedere le cose.
Le persone su cui, prima, contava di più, il fratello, il fidanzato, ora le appaiono lontani, diversi, estranei.
Nuovi valori e qualità, come la sensibilità, la cultura, la tolleranza che, un tempo, lei disprezzava senza mezzi termini, come se fossero sicure prove di debolezza e debolezza, ora la inducono a riflettere. E a cambiare.
 
Un tema di grande attualità. Bullismo a scuola, bullismo nelle strade, bullismo su Internet, bullismo persino nello sport. Almeno un ragazzo su dieci, oggi, ha comportamenti da bullo, e non vi è differenza se si prendono in considerazione i maschi o le femmine. Le vittime difficilmente si confidano con qualcuno: tacciono in casa, come tacciono con gli insegnanti. Si vergognano, mentre a vergognarsi dovrebbero essere quei prepotenti che approfittano della superiorità fisica e della complicità di ragazzi o di ragazze che si aggregano per stupidità o leggerezza.
In realtà, il bullo o la bulla sono spesso degli infelici che vogliono far pagare agli altri le loro frustrazioni: quasi tutti loro, infatti, hanno un vissuto familiare problematico e doloroso.
 
Apparati didattici. Negli apparati didattici è stata introdotta la sezione “Verso le competenze” che, seguendo le indicazioni ministeriali, offre la possibilità agli studenti di esercitarsi nelle competenze di base e di misurarsi con il sapere e il saper fare, lavorando spesso in gruppo.

 

 

 

  Diario di una bulla_Anteprima.pdf 

Download (PDF, 756KB)