A cura di Giorgio Mori e Daniela Vidale

Consigliato per le classi II-III

 

La trama. Un vero e proprio giallo quello che un professore in pensione e i suoi giovani «aiutanti», improvvisati detective, debbono risolvere con il loro intuito di adolescenti in grado di farsi delle domande che ai grandi sembrano ovvie o fuori luogo, ma che permetteranno invece di cogliere la «trama», il filo, che collega avvenimenti in apparenza lontani nel tempo.
Protagonista del giallo è una sorta di serial killer che negli anni ha già colpito molte volte e che torna a uccidere, lasciando vicino al cadavere delle vittime soltanto un segnale, in apparenza innocuo se non addirittura disarmante, quale può essere un mazzetto di stelle alpine. Una lunga storia è alla radice di un odio inveterato che si trasforma in una malattia, capace di oscurare la mente e di armare la mano omicida.

 

I protagonisti. L’atmosfera del romanzo è avvincente e alcuni passi sono davvero mozzafiato, ma, nel suo complesso, resta serena, grazie ai protagonisti. Protagonisti sono ragazzi, ognuno con la sua storia e qualcuno con problemi già grandi. Un eterogeneo gruppo di adolescenti, ma accomunati dal fascino del mistero, dalla fantasia, dall’amicizia che nasce spontanea. Saranno proprio loro a dipanare una matassa che altrimenti rischiava di restare per sempre senza spiegazione.
Lo scenario in cui si svolge l’azione è quello incantato delle Dolomiti, con le vette di roccia viva che s’innalzano improvvise a sfidare il cielo, con i laghi azzurri e i tramonti d’oro capaci di ispirare leggende e favole, dove si affacciano città e paesi che di questa bellezza hanno fatto il principale motivo di orgoglio turistico.

 

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