Il genere e gli autori. Il Realismo in Letteratura, cioè quale ruolo possa avere l’Arte nel progresso della società umana: una delle grandi questioni culturali degli ultimi due secoli, ma anche l’occasione per una “ricognizione” del Novecento con la voce di alcuni dei più grandi scrittori e scrittrici del periodo. Pirandello, Silone, Pavese, Calvino, Moravia, Pasolini, Primo Levi, De Carlo, Remarque, Hemingway, Dessì, Fenoglio, Wolff, Tomasi di Lampedusa, Pratolini, Steinbeck, Morante, Sepúlveda, Kerouac, Salinger, Allende ci raccontano aspetti della realtà umana e storica di un periodo in cui, mai come prima, è sembrato che le masse diventassero protagoniste delle Storia, mentre invece forze irresistibili hanno trascinato quelle stesse masse in orrori senza fine.


La struttura
. Il libro è diviso in cinque percorsi che rendono conto di un aspetto particolare della società novecentesca; Una società che cambia prende in considerazione la transizione che ha coinvolto l’Italia nel volgere dei primi cinquant’anni del secolo passato, con le contraddizioni e le speranze; Il volto della città analizza la realtà urbana non solo sotto l’aspetto materiale ma anche culturale e di costume; Le lacrime della guerra mette a nudo le violenze della guerra che hanno segnato il Novecento in maniera indelebile; ancora sulla violenza insiste il percorso Violenze dell’uomo sull’uomo mentre l’ultimo, Gli scontri generazionali, si sofferma sulla frattura tra le generazioni e sulla ribellione giovanile, conseguenza di un modello di vita non più credibile e tuttavia sempre più basato sulla tragica contrapposizione tra l’avere e il non avere.

 

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